Convegno “Coloriamo lo Sport”

Si è tenuto il 9 marzo, con inizio alle ore 9.00, presso l’IPSIA “S. Pertini” di Terni, sala “Sergio Secci” il convegno “Coloriamo lo Sport”, a cui hanno partecipato gli studenti dell’Istituto ed un pubblico interessato a cogliere gli inviti sugli aspetti educativi dello sport praticato.

Le ragazze della scuola professionale IPSIA “S. Pertini” hanno curato l’accoglienza degli ospiti e ornato l’ingresso della scuola con l’esposizione degli abiti da loro realizzati. Il Presidente Nazionale della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha dialogato con gli studenti sull’importanza dello sport.

Presenti: Provincia con Tiziana De Angelis, il Presidente del Coni, Domenico Ignozza, il Presidente del Panathlon, Benito Montesi, il Presidente del Comitato provinciale Unicef di Terni, Giancarlo Giovannetti, l’atleta paralimpico Fabrizio Pagani, il Presidente dell’UNVS di Terni, Pietro Pallini, il Presidente della FIASP (Federazione Italiana Amatori Sport Per tutti) Comitato Terni-Perugia, Giocondo Talamonti. Coordinatore dei lavori il Dirigente dell’Ipsia, Fabrizio Canolla.
L’iniziativa è stata patrocinata dalle Istituzioni (Regione, Provincia, Comune), dalla Camera di Commercio, dal Coni, dal Comitato Italiano Paralimpico Umbria, dal Panathlon, dalla FIASP, dall’UNVS, dall’Associazione Culturale “La Pagina” e dall’UNLA (Unione Nazionale Lotta Analfabetismo).

Lo scopo è stato quello di educare tutti ad un esercizio sano di ogni attività sportiva affrontandola, anche, nelle sue più comuni anomalie: doping e comportamento violento dei tifosi. Lo sport deve essere vissuto come divertimento e come spazio aperto in cui ognuno possa sentirsi accolto, valorizzato, guidato nel suo percorso di sviluppo, educazione e salute e possa esprimere le proprie potenzialità. La pratica sportiva va affrontata con la consapevolezza del limite imposto dalla propria età. Non bisogna strafare, ma vivere lo sport come stile personale di vita.
Alcuni sport si sono caricati di valenze e funzioni improprie quali quelle di rappresentare l’identità collettiva di una comunità e di misurarne il valore su scala nazionale e locale. Occorrerebbe invece che si innestasse, nella coscienza popolare, la cultura dell’accettazione del risultato, qualunque esso sia, che nell’essenza rappresenta il riconoscimento dei valori espressi da una competizione, ove ad un vincitore deve necessariamente essere associato un vinto. È questa la condizione che in fondo rende grandi i protagonisti di un evento sportivo.

Di seguito una selezione di immagini del Convegno

marzo 13, 2019